Es war einmal
Frankfurt a.M.. Arriva in tavola la Kalbshaxe con le patate fritte. Improvviso struggimento, memoria. Anni Settanta, qualche paese in Baviera o nell’Assia, in campagna, noi, io e mio padre, invitati a cena. La nebbia, la superficie scura, laccata e croccante della carne, l’eccitazione, per me bambino, di mangiare qualcosa con un nome tedesco. Io che guardo un cane e penso “è un cane tedesco” e l’intera vita mi sembra più interessante.
Famiglie tedesche, mio padre. Sorrisi che svaniscono, non più che spettri su dagherrotipi. Mia percezione della felicità di allora, e del fatto che ero un bambino già complicato e difficile, già consapevole che tutte le cose hanno fine.
(La foto è di Josef Heinrich Darchinger, tratta dallo stupendo volume Wirtschaftswunder)