Già lo sentimmo venire
Quelli che amano sole, mare, spiagge trasformate in graticole, creme solari, olii di cocco, ustioni e sudori gabellati per Paradiso in terra, non capiranno mai la bellezza di una giornata come questa a Milano, con le foglie morte che scricchiolano, il millefoglie della nuvolaglia, il vento leggero che la agita e, dietro gli strati di grigio, il controluce di un biancore aperto, spazioso, arioso, risplendente di vitalità sopra ogni malinconia. Dalle mie finestre vedo la chiesa di piazza Tommaseo, il parco della Triennale, e più in là la cresta delle montagne innevate. E ricordi che si aggregano e sciamano via, “e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei”. Basta poco (ma è poco?) a rendermi felice.
(La foto è di Todd Hino)