
Senz’anima
Anime vaganti, anime cerulee, anime piangenti, fra i rovi dell’anima, graffiami l’anima, la rugiada ti bagna l’anima, l’anima solcata, l’anima stuprata, il posto dell’anima, il linguaggio dell’anima, l’anima imprigionata, la linfa dell’anima, guardare la tua anima, guardare la mia anima, l’anima lacerata, l’anima permeata, l’anima sradicata, il turgore dell’anima, il giaciglio dell’anima, le nostre anime parlano, prendimi l’anima, strappami l’anima, mi prenderò cura della tua anima, il volto dell’anima…
Ma chi l’ha mai vista l’anima? Ma chi se ne frega dell’anima?
Cominciamo a occuparci di cose serie, il gelato al limone, l’energia alternativa, il diritto di voto agli immigrati, il rispetto per la lingua italiana, la struttura del cervello, l’autobiografia di Benvenuto Cellini, la congiura dei boiardi, i Quartetti per archi di Borodin, la semiologia, la decalcomania, le confetture della zia; la musica di Bach, i fiori di Bach, i Fiori del male, i mille tipi di sale, chiudere le finestre che arriva il temporale.
L’anima no, per favore. Basta.
(La foto è di Francesca Woodman)