Francesco Maria Colombo

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Anne in New York - Francesco Maria Colombo
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Anne in New York

Leggo Cristina De Stefano, Americane avventurose. Ed ecco Anne Sexton, di cui avevo scritto ieri! Ed ecco alcune cose raccontate da Cristina De Stefano.

– Negli anni di maggior successo, lavoravano per Anne il marito, la suocera, una governante, una segretaria, un’infermiera, un agente.

– Mal di stomaco cronico. Sulla pancia, un cuscinetto termico.

– Piscina in giardino, realizzata con i soldi delle borse di studio. Scandalo del comitato promotore.

– Un rasoio sempre in borsetta.

– Zabaione e cioccolata sono la dieta regolare negli ultimi anni.

Non si può capire la Sexton (al di là del suo valore poetico, di cui non sto parlando) senza vederla. Nel 1966 le telecamere entrarono in casa sua, e il footage rimastone è incredibile. Questa donna che entrava e usciva dai manicomi, che ingoiava psicofarmaci tutto il giorno, che ogni tanto riprovava a suicidarsi, è la più seduttiva, la più ammaliatrice donna immaginabile. Non flirta con la telecamera che la riprende, fa sesso con la telecamera. Ha un sorriso meraviglioso, un arco di luce cui basta un niente per flettersi e divenire amaro. Guarda, si muove, ammicca, allude, si piega in sé, cammina, si siede, accende una sigaretta, beve una birra dalla bottiglia, muove la mano nell’aria, appoggia alla mano il volto, bacia la figlia, chiama a sé il timido marito, esattamente come se facesse all’amore con tutto, con la vita. L’eros che è l’unica gioia possibile ai disperati, o forse il picco della loro disperazione; l’eros così forte da coprire il rumore della sofferenza, e quando la risacca lascia la spiaggia asciutta non restano che gusci, conchiglie, rami secchi sulla rena. L’eros che è così simile al suicidio, così prossimo al suicidio. (E chi non crede a questo non legga Anne Sexton).

Nella parte finale del primo video, la telecamera riprende Anne dal basso, molto da vicino, mentre ascolta un brano di Chopin al pianoforte. Lo commenta con gli sguardi, con le espressioni, con i movimenti, con le parole: dice che nulla di così bello è mai stato creato, nulla di così erotico, nulla di così sessuale, dice I’m having an orgasm. 1966: nessuno parlava così, nessuno parlava di queste cose, tanto meno una donna.

[Quest’uomo e questa donna si sono spinti oltre la cortina di Dio (Anne). Poi la vita trascina via tutto, si resta sulla riva coi detriti].